Per coloro che sono al caldo, magari in una grande isola del sud.
Per tutti quei bambini, ormai cresciuti, che passeranno il Natale lontano da casa riascoltando una vecchia canzone.
Immensa isola di fondo.
Piccola terra di cima.
Ai portoni porre il lume acceso,
A’ piedi dell’albero
Infiocchettar tre pacchi.
Di cima, gelo sotto il naso.
Di fondo, caldo sopr’al cuore.
Il peso de la neve drizza la gobba a’rami.
Sabbia leggera scende, dal mare al petto.
Passan ricordi ed anni tra più rari,
ma dicembrina non tarda la Cometa
e puntuali le note del Babbo
cantan carezze a l’anima lontana.
Del Padre ascoltar le dita
che della storia gira e rigira.
Un bambino nasce ad ogni presepio.
Un sorriso per ogni abitazione.
Natale è qui, tra un pochino,
appena si ferma la Stella.
La scatola delle luci chiude alla befana
ma la tua canzone, seppur passata,
non tornerà mai al sottotetto:
“Cresci piano piano, corri e voli lontano
E ti torna la storia,
Il bambino, il bambino sei tu.”