VENTO DI PASSAGGIO


Oggi, vento.
Trova sempre il modo di portarmi qualcosa.
Papà e mamma, dai viaggi, portavano sempre dei regali: “Una macchinina per te e una per tuo fratello.” Non avevo mai la più bella, forse era una fatalità che a mio fratello toccasse anche la più veloce.

Oggi, vento.
Foglie di strada atterrano sui balconi.
Piccoli vortici di chissà cosa di preciso si alzano dalla campagna.
Il sole non dà scampo. Arrostisce e continua a farlo.
Mi perdo in strane descrizioni volanti.

Oggi, vento.
Durante il periodo dell’infanzia non amavo giornate così.
La polvere saltava agli occhi. Mettevo il broncio per tutti.
Dita a forbice. Zig zag sul pancino. Ridevo all’istante.

Oggi, profumo.
È il vento che lo porta.
Armonia di correnti atmosferich’emotive.
Odori d’estate. Odori d’oceano. Soffi remoti in tessuti futuri.
Am’ogni vento che porti altro mare.
Tramandare
ogni giorno un profumo.

Oggi, aria.
Accomodamento musicale della natura.
Fiume di voci per nuvole azzurre.
Sorrisi bianchi.
Vecchi desideri asciugati dal tempo.
Mi hanno trovato.

Oggi, vento.
Collezione di passi. Numero di piede e terra.
Racconto d’ali raccolto.
Spero.

Oggi, vento.
Troppo veloce. Vorrei raggiungerlo e offrirgli altri luoghi.
Uno sguardo. Una ruga di labbra. La vita.
Da dove, da dove il mondo lo sente arrivare?
Quanto respiro nei cieli?

Oggi, vento.
Trova sempre il modo di portarmi qualcosa.
La mia primavera, a lui.


2 risposte a "VENTO DI PASSAGGIO"

  1. Carissimo Andrea anche la presenza di Dio si materializzava nel vento leggero,secondo l’Antico Testamento,belle le tue righe le leggo sempre volentieri,saluti,Rugge

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