LE IDI DI MARZO


“I giardini di marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori.”

Si avvicina il St Patrick’s day:
Gli Irish Pub si vestono di bandiere per l’evento dell’anno.

“Le idi di marzo sono arrivate.”
“Sì, ma non sono ancora passate…”

Potrebbe cominciarsi con una di queste tre frasi lo scritto di oggi. Tre modi diversi per dare un volto a questo tempo dell’anno.
Quanto può mutare un testo scritto…! Dalla prima frase dipende tutto quello che scenderà di seguito. Da una delle canzoni più belle di Lucio Battisti, al celebre dialogo riportato da Plutarco che si impiglia nella tragica morte di Giulio Cesare, passando per il giorno d’Irlanda.
Eppure altri cento modi potrebbero farmi scrivere di questa area di tempo, altre cento sfumature di storia metterebbero in moto le bollenti dita di quasi primavera:
i profumi di Plaza de la Alfalfa,
la morte di mia madre,
il viaggio di quinta superiore.
Tutto combacia in quella porzione di interiorità vissuta, in quella finestrella dell’anima che si apre in un filo di quiete e sussurra “Idi di marzo”.
Idi di marzo, l’unico giorno in cui il mio vecchio professore di latino indossava camicia e scarpe eleganti. Le giornate all’epoca si stavano allungando esattamente come oggi. Si allungano meravigliosamente anche i ricordi, mentre la vita inonda di impegni e implacabilmente si accorcia.
In quanti luoghi può portare uno scritto! È una porta di storie dette e non lette, lette e non dette.

E leggendo e pensando
andiamo in giro,
vaghiamo per i marzo di altre età
e siamo cambiati
e ci chiediamo che ne sarà.

Il quindici di non ritorno
nel mese degl’incanti:
cento giorni all’esame,
fiorellini,
patate al forno
e Venerdì Santi.

Giulio Cesare morì oggi nel 44 a.C. E morendo lasciava dette in potenza migliaia di cose da inventare, tutta roba che oggi segna la nostra vita. Il quindici marzo ha un suo nome, un suo perché e un suo fascino che attraversa le aule dei licei e le pozioni magiche dei Galli, le statue di marmo e i gesti di guerra, poesie da film e amori cantati.
È morto Giulio, è quasi tempo di birra, le giovani donne vivono nuovi amori.
Che anno è? Che giorno è?
Le Idi di Marzo. In mezzo a mille pensieri pensati, da qualche parte, c’è ancora un vecchio professore di latino che indossa camicia e scarpe eleganti.


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